LVF - La Legione dei Volontari Francesi contro il Bolscevismo
Durante la Seconda Guerra Mondiale, migliaia di volontari francesi si arruolarono nelle forze armate tedesche, in seguito all'occupazione militare del loro paese avvenuta nell'estate del 1940. Dopo l'armistizio franco-tedesco del 22 giugno 1940, il territorio francese era stato diviso in due zone: la Francia settentrionale con Parigi e tutta la fascia costiera atlantica era stata posta sotto l'occupazione militare tedesca. Nel resto del paese, il maresciallo Pétain formò un governo con sede a Vichy autorizzato dai tedeschi, al quale fu lasciato il controllo delle colonie d'oltremare nonché il mantenimento di un piccolo esercito di polizia con una forza non superiore alle 100.000 unità. Con l'inizio della guerra sul fronte dell'Est, nel giugno 1941, la crociata contro il bolscevismo raccolse larghi consensi anche in Francia e come era già successo negli altri paesi europei fu decisa la formazione di una Legione volontaria francese per partecipare alla lotta sul fronte dell'Est, la Légion des Volontaires Français contre le bolchevisme (LVF). La legione fu denominata ufficialmente 638° Reggimento di fanteria rinforzato francese, (Verstaerktes Franzosische Infanterie- Regiment 638) organizzato su due battaglioni. Dopo essere stata impegnata sul fronte di Mosca durante il terribile inverno del 1941, i legionari francesi furono impegnati in seguito esclusivamente nelle retrovie come forza di sicurezza contro le bande partigiane.
 
110 pagine, copertina in brossura a colori, formato 17x24, centinaia di foto e mappe edito da Soldiershop Publishing
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