di Massimiliano Afiero
In seguito all'occupazione tedesca, in Belgio riaffiorarono subito i disappori e le lotte tra le due etnie presenti nel paese, quella vallone di lingua francese e quella fiamminga. Proprio i fiamminghi, paventando la loro origine germanica, tentarono di vendicarsi dei valloni, che per lungo tempo avevano avuto la supremazia politica ed economica nel paese. I tedeschi da parte loro preferivano i fiamminghi per ragioni razziali e territoriali, dal momento che le Fiandre rientravano nel progetto del Grande Reich germanico. La penetrazione tedesca in Belgio era iniziata fin dall'avvento del Partito Nazionalsocialista tedesco al potere, favorendo la nascita di movimenti e partiti di destra. Il movimento nazionalista fiammingo (Vlaamsch National Verbond), creato negli anni trente da Staff de Clerq aveva molte affinità con il partito nazionalsocialista tedesco: al suo interno esisteva una guardia armata la Zwarte Brigade (Brigata nera) organizzata sul modello delle SS, diretta dal giovane Raymond Tollenaere. Altri gruppi fiamminghi filo-nazisti erano il De Vlag, in olandese "bandiera" che raggruppava gli elementi delle comunità fiandro-tedesca, guidato da Jef Van de Wiele, che professava l'esaltazione del nordismo e del paganesimo, temi cari ai combattenti dell'ordine nero. Altro gruppo seguito con interesse da Himmler in persona, era il Verdinaso, o Verbond Van Dietsche Nationaal Solidaristen, la lega dei nazional-solidaristi Thiois, fondata nel 1931 da Joris Van Severen, una sorta di ordine monastico guerriero. Il sogno di Severen era quello di riunire il Belgio, l'Olanda e il Lussemburgo in un solo stato, l'impero THIOIS (DIETSCHLAND). I militanti portavano giacche verdi scure e salutavano con il braccio destro alzato; avevano come emblema un aratro con ruota dentata ed una spada. Nel settembre del 1940, Ward Hermans e René Lagrou, due esponenti del VNV, fondarono ad Anversa una sorta di allgemeine-ss fiamminga, l'Algemeene Schutssharen Vlaanderen (ss generali fiamminghe), che nel marzo 1941 arrivò a contare circa 1.600 iscritti, molti dei quali raggiunsero i campi di addestramento delle Waffen SS. I primi volontari fiamminghi accolti nelle forze armate tedesche vennero inquadrati nel reggimento Westland della divisione Wiking e nel reggimento Nordwest.
Tra il maggio ed il giugno 1941 erano giunti più di 1000 volontari fiamminghi al campo di addestramento di Langenhorn vicino Amburgo. I volontari fiamminghi vennero raggruppati nella 1a, 6a e 8a compagnia del reggimento Nordwest. Dopo un primo addestramento sommario i fiamminghi furono trasferiti a luglio a Radom in Polonia, dove restarono dal 5 al 28 luglio. Qui le tre compagnie, dopo la scelta del Comando germanico di sciogliere il reggimento Nordwest, vennero riunite a formare la SS-Freiwilligen Verband Flandern agli ordini dell'Haupsturmführer Michael Lippert. Alla fine di luglio i volontari fiamminghi vennero trasferiti al campo di addestramento di Debica per completare la preparazione militare. Qui arrivarono altri 405 nuovi volontari dalle Fiandre il 6 agosto 1941. A settembre la formazione fiamminga, con la nuova denominazione ufficiale di SS-Freiwilligen Legion Flandern venne ancora trasferita al campo di Arys nella Prussia Orientale per addestrare gli uomini all'uso delle armi. L'unità venne organizzata come un battaglione di fanteria rinforzato con cinque compagnie motorizzate. Nel novembre 1941, la legione venne inviata sul fronte russo nella zona di Leningrado, nell'area a nord di Novgorod, con una forza di 1.112 soldati, 950 dei quali fiamminghi con 14 ufficiali ed un sottufficiale fiamminghi, agli ordini dell'SS-Sturmbannführer Michael Lippert.
L'ordine di battaglia delle Legione era il seguente:
Stabs Kompanie (Untersturmführer Steffen)
1. Schützen Kompanie (Obersturmführer Nussbaum)
2. Schützen Kompanie (Untersturmführer Breymann)
3. Schützen Kompanie (Untersturmführer Moyen)
4. Schwere Granatwerfer Kompanie (Untersturmführer Neuhäuser)
5. Panzerjäger Kompanie (Untersturmführer Weingärtner)
I fiamminghi vennero dislocati nell'area a sud di Tossno (Rublejewo), per essere impegnati nella protezione del tratto di ferrovia che collegava le città di Mga e Kirishi a sud delle paludi di Maluska. Essendo vicinissimi alla linea del fronte, i volontari fiamminghi si ritrovarono a combattere contemporaneamente contro i russi e contro le forze partigiane che agivano dietro le linee tedesche. Proprio lungo il tratto della ferrovia loro assegnato, ci furono vari attentati dei ribelli, ed in uno di questi la Legione lamentò il primo caduto sul fronte dell'est, il legionario Jan Cruysberghs. Subito dopo la Legione venne impegnata in azioni di ricognizione intorno alle località di Gatika, Gorotchew e Babino, nel tentativo di stanare le forze partigiane ed annientarle. L'azione, denominata dal Comando germanico "Klein Einsatz" (piccola azione), vide l'unità fiamminga assegnata alla 2a Brigata di fanteria SS. Durante questa operazione giunse anche la prima decorazione per l'unità: il legionario Frans Coulombier venne decorato con la croce di ferro di seconda classe. All'inizio di dicembre i fiamminghi furono impegnati nell'attacco a Tikvin lungo il fiume Volchov, sostendendo durissimi combattimenti e riportando notevoli perdite. Verso la fine dell'anno, la Legione venne ritirata sulla riva ovest del fiume, attestandosi su posizioni difensive. Con l'inizio della controffensiva russa, le posizioni fiamminghe lungo il Volchov vennero attaccate da ingenti forze sovietiche: i volontari fiamminghi riuscirono a mantenere le posizioni a costo di altissime perdite. Uno dei primi fiamminghi a cadere alla testa dei suoi uomini, sotto il fuoco russo, fu Raymond Tollenaere, comandante della Zwarte Brigade fiamminga. Il 10 gennaio 1942, durante un attacco sovietico nel settore di Kopzy, Tollenaere cadde insieme a tanti altri suoi connazionali nel tentativo di respingere il nemico: in suo onore venne coniata un'apposita medaglia che venne concessa a tutti i membri del Vlaamsch National Verbond che avevano combattuto in Russia durante l'inverno 41/42. Dal 13 gennaio al 27 febbraio seguirono combattimenti difensivi sempre lungo il fiume Volchov. Il 7 febbraio, la Legione Fiamminga venne menzionata nell'ordine del giorno del XXXVIII° Armee Korps: "Durante i duri combattimenti nella parte nord del fronte, la Legione fiamminga, impegnata nella parte centrale dei combattimenti, ha respinto un massiccio attacco sovietico, causando al nemico pesanti perdite. I volontari fiamminghi hanno poi incalzato il nemico in ritirata combattendo valorosamente". Dal 17 marzo i legionari furono impegnati ancora in combattimenti difensivi ad est di Lyubtzy alle dipendenze della 58a divisione di fanteria tedesca. Il 2 aprile il comandante Lippert rimase gravemente ferito ed il comando della Legione il 5 dello stesso mese venne assunto dall'SS-Hauptsturmführer Hallmann della divisione SS Polizei. Il Gefechtsgruppe Hallmann, nome con il quale venne identificata la Legione fiamminga in questo periodo, continuò a combattere sempre in posizione difensiva per poi prendere parte alla controffensiva tedesca contro le forze sovietiche del generale Vlassov. il 18 aprile 1942 venne nominato comandante della Legione, l'SS-Obersturmbannführer Fitzhum. Il 22 aprile la Legione venne rilevata dalla linea del fronte dalla divisione Azzurra spagnola e trasferita nelle retrovie nell'area di Chechulino. Nella notte tra il 25 ed il 26 aprile la Legione tornò in prima linea combattendo duramente fino al 20 giugno, prendendo parte prima alla manovra di accerchiamento e poi all'annientamento delle truppe del generale Vlassov chiuse nella sacca sul fiume Volchov. Dal 21 fino al 25 giugno, i fiamminghi vennero impegnati nella distruzione degli ultimi nuclei di resistenza nemici, combattendo nell'area intorno a Zamoshye. Dalla fine di luglio la Legione passò agli ordini dell'SS-Obersturmbannführer Konrad Shellong, ufficiale che si era notevolmente distinto combattendo nelle file della divisione SS Wiking. Fino al 7 agosto, i fiamminghi continuarono ad essere impegnati in combattimenti difensivi prima a Starapanowo e poi a Finew Lug, e poi in operazioni offensive nella regione di Kolpino. In quest'area alcune compagnie delle Legione, restarono fino al febbraio del 1943; la 5a compagnia addirittura fino al 30 aprile 1943. Nel gennaio '43 i fiamminghi erano ancora attestati a sud del lago Ladoga, per respingere i continui tentativi sovietici di penetrazione. Il 9 gennaio 1943 un altro legionario, Jules Geurts, cadde sotto il fuoco russo a soli 20 anni: era stato uno dei primi volontari fiamminghi a ricevere la croce di ferro di prima classe per aver distrutto da solo un bunker nemico. Dal 5 al 22 febbraio la 3a compagnia della Legione venne duramente impegnata nel respingere assalti russi proprio a sud di Kolpino. Per tutto il mese di marzo, la maggior parte dei reparti della Legione fu impegnata in combattimenti difensivi prima di fronte ai villaggi di Nikolskoje e Badejew e poi a sud di Krasny Bor alle dipendenze della 24a e 254a divisioni di fanteria tedesche. Nello stesso mese sempre nei dintorni di Kolpino, i fiamminghi vennero travolti da un massiccio attacco sovietico a Pogostschje, riportando altissime perdite e dovendo ritirarsi per non finire totalmente annientati. Ridotta a soli 683 uomini, tra cui moltissimi feriti gravi, la Legione venne ritirata dal fronte e trasferita in riserva a Szablino. Qui i superstiti della Legione fiamminga vennero trasferiti prima a Debica e poi a Milovitz, vicino Praga per essere riorganizzati in una nuova unità. Nel maggio 1943 venne così ricostituita un’altra unità volontaria fiamminga, la 6a SS Freiwilligen SturmBrigade LANGEMARK con circa 1.700 uomini, con i reduci della Legione, nuovi volontari dalle Fiandre, qualche volontario finlandese e veterani fiamminghi della divisione Wiking e della Das Reich. L'unità venne posta agli ordini dell'SS-Obersturmbannführer Konrad Shellong, già comandante della Legione Fiamminga.