I Volontari stranieri

Il 1 aprile 1940 venne nominato capo dell'SS Hauptamt (Ufficio Centrale delle SS), Gottlob Christian Berger, il quale decise di estendere il reclutamento dei volontari SS ai "Volksdeutsche", cioè agli appartenenti alle minoranze etniche tedesche che popolavano l'Europa centrale. Per secoli le popolazioni germaniche erano migrate verso est, fondando numerose comunità nelle regioni baltiche, nei Balcani e nella Russia Bianca. Ovunque si stabilirono i volksdetusche avevano conservato la propria lingua ed i propri costumi. Himmler progettò il ritorno nel Grande Reich di tutti i volksdeutsche tedeschi dell'Europa orientale. Fu il primo passo verso l'Europeizzazione delle SS. Arrivarono subito un centinaio di tedeschi dalla Slovacchia ed un migliaio dalla Romania. Quando nell'ottobre del 1940 le truppe tedesche entrarono in Romania a difesa del governo filo-fascista di Ion Antonescu, altre migliaia di Volksdeutschen rumeni furono arruolati, con grave disappunto del governo di Bucarest. Dopo i Volksdeutsche, fu la volta degli "stranieri" germanici. Himmler e Berger decisero di accogliere nelle SS tutti gli stranieri di sangue "nordico". Il primo gruppo comprese quarantaquattro svizzeri, tre svedesi e cinque americani. Himmler coronava così il suo grande sogno: riunire, sotto un unico impero, tutti gli uomini di razza nordica. In un discorso tenuto a Metz, dopo l'occupazione della Francia, agli uomini della Leibstandarte Adolf Hitler, tenne a dire: "voglio costruire un ordine che esprima e sviluppi l'intimo concetto insito nella stirpe nordica, al fine di attrarre a noi tutti coloro che nel mondo hanno nelle vene sangue nordico, sottraendoli all'influsso e al dominio dei nostri avversari. Noi in futuro non dovremo più combattere contro uomini della nostra stessa stirpe, né contro i valori che la stirpe rappresenta. Tutti gli uomini di sangue nordico dovranno essere al nostro fianco" Gli uomini della LAH balzarono in piedi e a voce altissima salutarono il loro capo con una serie di Sieg Heil. Questi reclutamenti cominciarono però a preoccupare i generali tedeschi che erano contrari ad una espansione della SS e lo stesso Hitler dal momento che il reclutamento di volontari stranieri contrastava la sua idea di una SS percorsa esclusivamente da sangue tedesco. Ma Himmler e Gottlob Berger gli fecero notare che era preferibile che i giovani europei venissero reclutati nelle SS piuttosto che nelle file della resistenza anti-tedesca. Di lì a poco, proprio Hitler in persona, autorizzò la formazione di una nuova divisione SS composta da volontari stranieri di razza germanica (Wiking). Intanto, sempre in seno alle SS, venne creata a Hildesheim nell'Hannover, una nuova struttura: la Germanische Leitstelle (Ufficio per le relazioni germaniche), una sorta di Ufficio di reclutamento, specializzato nell'accogliere volontari stranieri e che doveva fornire assistenza ai membri di razza germanica, inclusi gli studenti stranieri delle università tedesche e i lavoratori stranieri delle industrie. A capo di questo ufficio, venne posto il medico chirurgo svizzero e SS-Sturmbannführer Riedweg, uno dei primi volontari stranieri delle SS. Segretario generale dell'Associazione svizzera contro il comunismo nel 1937, Riedwig si scontrò con il governo federale elvetico per il suo film "la peste rossa", nel quale veniva incitata la lotta contro il bolscevismo e la Russia comunista. Trasferitosi in Germania, sposò la figlia del generale von Blomberg e divenne in breve tempo un fedele collaboratore di Himmler. Grazie alla sua opera, settecento cittadini svizzeri passarono clandestinamente la frontiera per formare un battaglione di cacciatori da montagna delle SS, mai ufficialmente organizzato. La maggior parte di loro erano Romandi e quindi parlavano bene il tedesco; avevano abbandonato la Svizzera, perché come il loro compatriota Riedwig non sopportavano di restare neutrali in una Europa che si stava infiammando. Molti volontari svizzeri furono inquadrati nella divisione SS-Wiking e nel Reggimento SS Kurt Eggers (il reggimento dei reporter di guerra, che portava il nome di uno dei primi redattori del giornale delle SS Das Schwarze Korps caduto sul fronte russo). Qualche altro volontario arrivò anche dal Liechtenstein. Furono un centinaio fino alla fine della guerra. La politica di europeizzazione delle SS di Riedwig fu comunque ostacolata dai rappresentanti dell'NSDAP (il partito nazionalsocialista tedesco) e dal "Rasse und Siedlungsamt der SS" (l'ufficio SS incaricato delle questioni razziali) che difendevano l'idea della superiorità del sangue tedesco. Esasperato dalle continue critiche al suo operato, Riedweg nel 1942 diede le dimissioni preferendo andare a combattere sul fronte dell'est come ufficiale nella divisione Wiking. Al suo posto subentrò Spaarmann che proseguì la sua politica con maggiore successo: l'idea europea prevalse sempre di più, man mano che gli effettivi stranieri nelle Waffen SS superavano quelli di nazionalità tedesca.

 
 

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